Intervista a Alessia Norbiato, HR Manager di Bep’s

Intervista a Alessia Norbiato, HR Manager di Bep’s

Sia per motivi lavorativi, sia per condividere e confrontarci sulle novità nelle attività che le aziende stanno mettendo in atto, o per capire proprio quali sono i cambiamenti reali che questa pandemia ha portato nel nostro settore, questo confronto ci è utile per avere un punto di vista sempre attuale e direttamente legato alla realtà lavorativa e aziendale.

Come tutti possiamo immaginare, è abbastanza chiaro che probabilmente il cambiamento più grande causato dalla situazione pandemica è stato nelle persone: un evento talmente impattante non può che aver modificato o in alcuni casi acuito alcuni aspetti della persona.

Senza addentrarci troppo in aspetti psicologici, sicuramente però, sia per esperienza diretta, sia per il confronto con professionisti del settore, abbiamo visto che il personale a contatto con il pubblico ha avuto la necessità di cambiare il proprio approccio al lavoro, il modo di relazionarsi con i clienti, la flessibilità…e il tutto in un clima di incertezza su cosa avrebbe riservato il futuro.

Abbiamo quindi deciso di riportarvi un paio di esperienze dirette di professionisti che giornalmente si occupano di Risorse Umane, sia dal punto di vista dell’azienda, sia come agenzia di recruiting, in modo da avere un panorama completo e una idea complessiva di quello che le aziende oggi stanno cercando, ma anche del modo in cui il personale è cambiato e sta cambiando.

Ecco il parere di un nostro cliente storico, Bep’s, attraverso la sua HR Manager, Alessia Norbiato:

D: Quali sono le maggiori difficoltà di un HR manager nel 2021 e quali saranno nel 2022?

In assoluto la ricerca del personale è diventata la missione più difficile, perchè il problema degli ultimi anni ed in particolare negli ultimi sei mesi è infatti dato dalle pochissime candidature di persone con poca esperienza ed estremamente pretenziose.

In generale è sempre più arduo trovare personale che abbia voglia di lavorare nel fine settimana, oppure i candidati ritengono di meritare stipendi di livello più elevato ma senza apportare una esperienza nel settore richiesto. Questo lo vediamo in azienda non solo per la parte retail ma anche come ruoli in sede. In più aggiungo che in estate è particolarmente difficile trovare personale, perché nessuno si candida e nessuno vuole iniziare una attività durante il periodo delle ferie.

D: Quali sono le richieste dell’azienda riguardo al ruolo di un venditore e di uno store manager?

Per quanto riguarda lo Store manager direi problem solving ed elasticità mentale. L’aspetto fondamentale che riguarda invece l’addetto vendita è che il nostro è un prodotto tecnico che necessita di formazione, quindi il personale che cerchiamo deve essere poi formato, per cui la nostra intenzione è quella di avere uno staff a lungo termine, con l’obiettivo di farlo crescere in azienda.

Sicuramente il profilo che cerchiamo come addetto vendita comunque deve avere capacità di comunicazione, capacità di lavorare in team ma soprattutto affidabilità.

D: Quali sono le priorità formative per il vostro personale di negozio?

Le nostre priorità formative, come anticipato, sono principalmente le specifiche tecniche sui prodotti. Subito dopo ovviamente cerchiamo di formare il nuovo personale sulle procedure del punto vendita e le tecniche di vendita.

D: Qual è la percentuale di turn over del vostro personale di negozio?

Nell’ultimo periodo direi intorno ad un 30% , in generale ogni trimestre facciamo un report sulle delle motivazioni dei dimessi (al momento la motivazione principale è il lavoro di domenica…)

D: Quali sono le richieste dei vostri dipendenti in ambito formativo?

Da parte loro inizialmente viene richiesta una formazione tecnica di prodotto, proprio perché, come anticipato, questo diventa per loro un fondamentale strumento di vendita. Noi comunque abbiamo una piattaforma condivisa con tutti i punti vendita in cui viene descritto ogni prodotto con la propria scheda tecnica ed i link con i siti dei fornitori. Inoltre per alcune tipologie di prodotti specifiche le aziende mandano un rappresentante a fare formazione sulle caratteristiche tecniche.

Per quanto riguarda la loro formazione i nostri venditori più dediti ci chiedono anche nuovi metodi o tecniche per implementare la loro capacità di vendere, e gli store manager sono interessati a qualche corso più manageriale sulla gestione del punto vendita. Su questi ultimi aspetti riteniamo che la formazione non debba essere esclusivamente interna all’azienda, ma anche realizzata da professionisti esterni, con una visione più ampia del settore retail.

D: Come vede l’evoluzione del retail nel 2022?

Io rimango dell’idea che il retail fisico rimarrà sempre forte soprattutto se riuscirà ad avere un prodotto interessante con dei bravi venditori che siano capaci di capire l’esigenza del cliente e consigliare l’acquisto. L’esperienza di acquisto con un vero consulente di vendita a mio parere infatti resta insostituibile.

Anche io da cliente sono molto condizionata da come si comporta lo staff di un punto vendita che spesso, nel mio caso, diventa l’ago della bilancia che mi porta ad effettuare un acquisto.


Dopo questo confronto la riflessione che immediatamente facciamo è quella di una realtà lavorativa, almeno in Italia, particolarmente complessa.

L’approccio al lavoro nel Retail viene ancora condizionato dall’idea che il ruolo del venditore sia un ripiego, una attività lavorativa temporanea che non comporta una particolare professionalità.

Molte aziende invece stanno cercando esattamente l’opposto, quindi in questo caso la domanda difficilmente incontra l’offerta.

Quale potrebbe essere quindi una soluzione?

Noi di XT in parte contribuiamo con la nostra formazione professionale agli adolescenti del CIOFS Emilia Romagna, e con lezioni di orientamento professionale sia per le scuole medie che per quelle superiori.

L’obiettivo è quello di fornire degli strumenti ai ragazzi per districarsi in un labirinto di nuove professionalità, e far capire come il Retail possa essere una delle tante strade professionali, interessante e stimolante, da percorrere.